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Il BLOG dell'ONDA PERFETTA

a_dmin

11 Aprile 2018

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Il Kenya tra Watamu, Tsavo e Amboseli

“Rientrati da poche settimane da un meraviglioso viaggio in Kenya, non riusciamo ancora a guarire da questo Mal d’Africa“.

Ecco le parole di Cristina e Lorenzo, titolari dell’agenzia, che tornati alla loro routine quotidiana non riescono ancora a riambientarsi nella loro vita…vorrebbero essere ancora là, tra i colori unici dell’Africa.

KENYA

Il Kenya è un Paese ricchissimo di colori, di emozioni, di vita vissuta sotto varie forme. Il nostro viaggio è stato organizzato  con un pacchetto di sette notti distribuite tra un villaggio sulle spiagge di Watamu, e i parchi Tsavo e Amboseli. Arrivarci è stato comodo e veloce, con un volo diretto da Milano che in 7-8 ore ci ha portato all’aeroporto di Mombasa. La parte di viaggio trascorsa in villaggio è stata quella diciamo più ‘servita’, più europea, che ha mantenuto il sapore dell’Africa ma che, al contempo, ci ha rilassati con ogni comfort.

Tra tutti i punti mare del Kenya quello che preferiamo è quello di Watamu, dove il mare è trasparente e la spiaggia è bianca. Un dettaglio che si deve accettare, come caratteristica  tipica di questa zona, è che il mare è soggetto a maree molto profonde. Le maree esistono in tutto il mondo certo,  ma qui si fanno più profonde e, ad un certo punto del giorno, il mare sparisce lasciando spazio a sabbia, scogli e a tutto ciò che vive sott’acqua. Per noi questo non rappresenta  uno svantaggio, ma un dettaglio che ci ricorda di essere in Kenya.

La spiaggia di Watamu ha comunque vicino a sé un tratto di costa in cui le maree si calmano e si riesce quasi sempre a fare il bagno. Basta fare una passeggiata in riva al mare (cercando di schivare i beach boys locali) per arrivare in questa spiaggia che ricorda tanto la nostra grande isola sarda.

IL SAFARI

Il vero motivo per cui siamo partiti per questo viaggio, però, era per vivere il safari, quello che porta alla famosa malattia che è il mal d’africa (nulla di grave, solo una grande nostalgia). È un’esperienza bellissima da vivere, sia per adulti che per bambini (magari non troppo piccoli, non lo apprezzerebbero al meglio).

In Africa il safari lo chiamano game drive, una caccia al tesoro a trovare quei tesori che sono gli animali. Animali che sembrano essere spinti sotto la tua jeep ma che in realtà sono liberi e attraversano la strada di fronte a te. Questi animali sono gruppi di giraffe, elefanti, facoceri, leoni, ghepardi… noi semplicemente passiamo attraverso la loro vita. Loro a volte se ne accorgono, a volte no. E questo ci permette di osservarli, di ammirarli, di fotografarli.

Gli animali che ti trovi di fronte, a pochi metri di distanza, sono gli stessi animali che hai visto nei documentari di Quark. E non ti sembra vero che quello di fronte a te non sia uno schermo televisivo, ma un branco di leonesse. Con un safari, puoi portare a casa con te questi animali, attraverso i tuoi ricordi, le tue fotografie.

Durante un safari di solito puoi dormire una notte all’interno del parco. E’ un’esperienza unica e irripetibile, indimenticabile. Puoi scegliere di farlo con semplicità, trascorrendo la notte in un campo tendato. Oppure in lodge in muratura. Nella prima soluzione ti ritrovi in una tenda sopraelevata grande quasi come un appartamento, con il tuo bagno privato, un letto matrimoniale e altri comfort, ma il fatto di essere in una tenda ti permette di sentire i rumori degli animali che ti passano vicini. In un lodge, al contrario, sei in una struttura in muratura, quindi i suoni sono più attutiti. Ma vicino hanno costruito laghetti artificiali dove gli animali vanno ad abbeverarsi, e tu puoi, dalla finestra della tua stanza, osservarli e sentirti parte del loro branco.

 

I due parchi principali del Kenya (quelli che abbiamo visitato nel nostro viaggio) sono il Parco Nazionale dello Tsavo e quello dell’Amboseli. Scoprirli entrambi ti permette di vivere grandi contrasti. Passando attraverso lo Tsavo ti trovi circondato da terra rossa, erba verde che quando piove crea un paesaggio suggestivo e unico, lunghi e luminosi sterrati e vegetazione. Arrivando nell’Amboseli il paesaggio cambia, trovi  distese di terreno che si avvicina al Kilimangiaro con molta più acqua e quindi molti più animali quali ippopotami e coccodrilli.

ALCUNI CONSIGLI

Un consiglio spassionato è quello di riuscire a dedicare tre notti per scoprire questi parchi. Una nello Tsavo Est, una nell’Amboseli e una nello Tsavo Ovest. La strada per arrivare in questi luoghi è molto lunga e un tragitto spezzato rende il tutto migliore. Ma un altro consiglio, davvero spassionato, è quello di organizzarlo con persone con referenze, come i Tour Operator. I safari possono essere anche organizzati dai locali, risparmiando qualche decina di euro, ma non ne vale la pena. Spesso queste persone non registrano i partecipanti e tu ti trovi fuori dal villaggio, senza un’assicurazione e nessuno sa dove tu sia. Oltre a questo, per diminuire i costi ed evitare certe strade i safari sono più frettolosi, dormendo in lodge più economici devi fare più strada per arrivarci e perdi tempo prezioso che avresti potuto utilizzare per un game drive in più.

 

Molte persone e clienti ci chiedono se in Kenya sia obbligatorio fare vaccinazioni. La nostra risposta è no, non è assolutamente obbligatorio, ne consigliato, se ci si reca nelle zone malaria free (ad esempio Watamu e i parchi dello Tsavo). Nelle zone più impervie e meno conosciute del Kenya si possono avere più accortezze come tenere coperti polsi, collo e caviglie e munirsi di repellenti.

 

A chi consigliamo un viaggio in Kenya? A tutti, a grandi e piccini, a coppie, a single, a famiglie, a chiunque voglia fare un viaggio che valga la pena di essere vissuto.